Aggiornato il 10 luglio 2024 alle 12:20
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Un portale per il monitoraggio territoriale sui beni confiscati alla criminalità organizzata
Uva e mais nei campi sottratti alla camorra
15 settembre 2023

Un buon raccolto nei terreni dei beni confiscati significa molto per Agrorinasce, che da 25 anni valorizza beni sottratti alla camorra.

Agrorinasce li segue nel loro itinerario: dalla fase zero in cui arrivano (spesso vandalizzati, depauperati, abbandonati dopo lunghi anni di processi), alla fase di progettazione e quindi di recupero, alla fase di rinascita, quando vengono assegnati a cooperative, associazioni e producono i loro frutti.

Due grandi raccolti sono iniziati in questi giorni: da un lato, a “La Balzana” noto come il bene confiscato alla camorra più grande d’Italia, in particolare nel terreno di cui assegnatario con procedura di evidenza pubblica è la ditta agricola Antonio Corvino, è iniziata la raccolta del mais.

Contemporaneamente, poco distante dal complesso agricolo “La Balzana” a Santa Maria La Fossa, anch’esso confiscato alla camorra e gestito dalla cooperativa Eureka per il progetto “Vitematta” è iniziata la raccolta dell’uva, utile alla produzione del tradizionale Asprinio d’Aversa, oltre ad altre tipologie di vini.

Tutti i beni confiscati perseguono finalità sociali, di sviluppo territoriale e istituzionali, volte alla tutela delle fasce più deboli e al ripristino della cultura della legalità.

Il filo che lega questi due raccolti è la storia: una storia di riscatto. Marcel Proust nel suo celebre questionario, alla domanda “In quale paese vorresti vivere?” rispose “Nel paese dell’ideale, o meglio del mio ideale”. Ecco, l’ideale che traina il lavoro in questi campi è quello di vivere in un paese più giusto, di dimostrare che un’economia legale e sostenibile è possibile e anche più vantaggiosa di un’economia criminale.

Terreni che dopo un trascorso di gestioni criminali, sfruttamento ambientale e sociale, ora producono mais, uva e prodotti inseriti in una legittima filiera produttiva che asseconda la vocazione territoriale, ma ancor più che produce occupazione, sviluppo sociale, culturale, economico: le piccole rivoluzioni inaspettate in terra di mafie….

Scritto da Monit Agrorinasce