Aggiornato il 10 luglio 2024 alle 12:20
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Un portale per il monitoraggio territoriale sui beni confiscati alla criminalità organizzata
Torre Annunziata, Commissione Straordinaria: “Priorità ai beni confiscati”
10 maggio 2024

Torre Annunziata (NA) - Si è riunita il 9 maggio 2024 alle ore 12:00 a Palazzo Criscuolo di Torre Annunziata la Commissione Straordinaria, con la partecipazione di Agrorinasce nella persona dell’Amministratore Delegato Agrorinasce Giovanni Allucci, in occasione dell’imminente scadenza del mandato commissariale, per un bilancio sui traguardi raggiunti e quelli da raggiungere; con una particolare attenzione al recupero e alla valorizzazione dei beni confiscati e al ripristino della legalità.

La lista dei traguardi raggiunti dai prefetti commissari straordinari anti camorra Enrico Caterino, Fernando Mone e Marco Serra è notevole, in cima vi è l’adesione del Comune di Torre Annunziata alla società consortile Agrorinasce-Agenzia per l’Innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio avvenuta formalmente nel febbraio 2024, dopo un iter di adesione durato circa un anno e culminato con il parere positivo espresso dalla Corte dei Conti nel dicembre 2023.

A Torre Annunziata la questione degli immobili confiscati alla camorra è molto complessa, il mancato riutilizzo dei beni confiscati è stato uno dei motivi del commissariamento del Comune. Agrorinasce, d’intesa con la Commissione prefettizia ha già individuato 7 beni destinatari di progetti con finalità sociali, tra cui Villa Adele, un luogo simbolico dove probabilmente sorgerà anche la sede operativa. Al momento della formale adesione del Comune di Torre Annunziata ad Agrorinasce il Comune ha la disponibilità di 18 beni confiscati, mentre 22 sono in corso di destinazione in gestione all’Agenzia. Dei primi 18 beni confiscati solo 4 risultano assegnati per finalità sociali, di cui tre per emergenza abitativa.

Sinergia e collaborazione anche con il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, a cui è già stata chiesta una consulenza per quanto riguarda la riconversione dei beni confiscati. “Siamo consapevoli di intervenire in zone problematiche e che ci ritroveremo ad avere a che fare con i parenti dei camorristi. Questo non ci spaventa, né tantomeno depotenzia la nostra azione- spiega l’Amministratore Delegato Agrorinasce Giovanni Allucci- Collaboriamo costantemente con le forze dell’ordine e sappiamo come agire in territori così complessi. Siamo nati nell’area di Casal di Principe e abbiamo alle spalle 26 anni di esperienza”.

 

Agrorinasce in sintesi:

Agrorinasce- Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, è una società consortile che da 26 anni opera nell’attività di riconversione e riqualificazione dei beni confiscati alla criminalità, è nata con progetti e investimenti finalizzati a rafforzare la legalità in un’area ad alta densità criminale, a partire dai beni confiscati, che attraverso il loro recupero e rivalorizzazione diventano fonte di sviluppo economico, sociale e produttivo per il territorio.

In questi anni Agrorinasce ha lavorato su circa 200 beni confiscati e altre proprietà pubbliche, svolge attività di diffusione della cultura della legalità, collabora con numerosi partner istituzionali, istituzioni scolastiche, realtà territoriali. Agrorinasce ha tra i suoi soci i Comuni di Santa Maria La Fossa, di Villa Literno, di San Cipriano d’Aversa, di Casapesenna, di San Marcellino, la Regione Campania, di Torre Annunziata.

Società che rappresenta un modello vincente nella gestione dei beni confiscati, così come emerge dal Report dei Beni Confiscati 2021/2022 e dal Bilancio sociale 2022 di recente pubblicati (vedi link). Agrorinasce è inoltre impegnata nella rivalorizzazione del più grande bene confiscato alla camorra in Italia il complesso agricolo “La Balzana” di Santa Maria La Fossa destinato a diventare “Parco Agro-alimentare dei Prodotti Tipici della Campania” e il complesso immobiliare di San Cipriano d’Aversa confiscato alla famiglia Zagaria destinato a diventare Incubatore per imprese sociali e giovanili.

Scritto da Monit Agrorinasce