Aggiornato il 20 novembre 2024 alle 16:20
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Un portale per il monitoraggio territoriale sui beni confiscati alla criminalità organizzata
Casapesenna: il bene confiscato di via Genova diventa una comunità per minori in area penale
29 ottobre 2024

Casapesenna (CE)- Si è tenuta il 28 ottobre 2024 l’inaugurazione del progetto di valorizzazione del bene confiscato denominato ‘Comunità per minori in area penale’.

Il bene di via Genova, confiscato a Salvatore Nobis, è diventato una Comunità alloggio per minori in area penale, totalmente attrezzata per poter ospitare otto minori, una struttura pensata per rispondere alle esigenze del Centro di Giustizia Minorile della Regione Campania per il trattamento di minori in area penale.

Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato Giustina Zagaria Sindaco di Casapesenna, Elena Giordano Presidente di Agrorinasce, Giovanni Allucci Amministratore Delegato di Agrorinasce, Salvatore Leccia cooperativa sociale Autonomy Onlus, Nicola Palmiero Responsabile del Centro di Giustizia Minorile della Regione Campania, Raffaello Falcone Procuratore Aggiunto Tribunale di Napoli, Lucia Volpe Prefetto di Caserta, Alessandro Buccino Grimaldi Direttore Generale del Personale, delle Risorse e dell’Attuazione dei provvedimenti del Giudice Minorile, Patrizia Imperato Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno, Margherita Di Giglio Magistrato di Sorveglianza presso il Tribunale dei Minorenni di Napoli, Gianpiero Zinzi parlamentare componente della commissione parlamentare antimafia, Gerolamo Cangiano parlamentare, Vice Presidente della commissione sulle ecomafie, Carmela Rescigno Presidente della Commissione Regionale Speciale Anticamorra e Beni confiscati, l’on. Andrea Ostellari Sottosegretario al Ministero della Giustizia e le forze di polizia territoriali.

Ad introdurre e moderare la cerimonia inaugurale Giovanni Allucci Amministratore Delegato Agrorinasce: “Il nostro impegno sui beni confiscati continua. Per noi è un onore avere oggi presenze istituzionali così autorevoli. Questo di via Genova è un bene simbolico sia per il valore di riscatto territoriale che di funzione servente delle emergenze locali. Puntiamo a fornire ai giovani un futuro migliore, tramite la cultura della legalità e l’inserimento lavorativo”. “Si realizza un risultato, non sono chiacchiere, ma fatti” così Elena Giordano Presidente di Agrorinasce.

Come Centro giustizia minorile della Campania ci siamo immediatamente attivati su questo bene- così Nicola Palmiero Responsabile del Centro di Giustizia Minorile della Regione Campania- In primis perché credo che lo Stato debba riappropriarsi di ciò che gli è stato illecitamente sottratto, poi per dare ai ragazzi che ne usufruiscono la possibilità e l’opportunità di un nuovo futuro. Devo ringraziare la magistratura minorile per il lavoro svolto e che continua a svolgere. Attualmente ci sono sei ragazzi in comunità, per noi ogni ragazzo è una possibilità”. “Non vi nascondo che questo è un lavoro impegnativo, che conduciamo in sinergia con i vari enti istituzionali- ha spiegato Salvatore Leccia responsabile della cooperativa sociale Autonomy Onlus-Poi essendo personalmente cittadino di Casapesenna per me questa inaugurazione assume un valore ancora maggiore”.

I saluti istituzionali del Sindaco di Casapesenna Giustina Zagaria E’ un onore aprire le porte di questo bene, per l’Amministrazione e per la cittadinanza. Casapesenna più che di eroi, ha bisogno di normalità, che le cose tornino lentamente al proprio posto, ed ogni bene confiscato inaugurato dallo Stato è come un pezzetto di un puzzle che via via prende forma”. Il Sindaco ha poi rivolto un accorato appello ai minori beneficiari “Dovete fare un percorso lento e rispettare le regole, è un impegno anche di noi adulti che dobbiamo fornirvi il giusto esempio. Buona vita!”. Parole di conforto e di speranza sono arrivate anche da Don Vittorio Cumerlato Parroco di Casapesenna, che per l’occasione ha rivolto una benedizione ai presenti.

Ad una delle sue prime uscite pubbliche, il Prefetto di Caserta Lucia Volpe ha affermato “Lo Stato deve vincere con una collaborazione tra istituzioni, soprattutto in un settore così complicato come quello della confisca. Quello che è stato fatto è un’occasione di riscatto civile, tutti sbagliamo e voi che siete così giovani potete sicuramente farcela ad avere una vita migliore”. “Lo Stato in questi contesti vince tre volte: in fase di confisca, di destinazione e uso per il recupero di ragazzi da reinserire socialmente e indirizzare verso la cultura della legalità” così Alessandro Buccino Grimaldi Direttore Generale del Personale, delle Risorse e dell’Attuazione dei provvedimenti del Giudice Minorile.

Nel nostro territorio noi abbiamo una parte di criminalità minorile strettamente legata alla malavita camorristica, ma abbiamo anche un fenomeno di criminalità  minorile strettamente legato a fenomeni di disagio, di mancanza di obiettivi e mancanza di valori” ha dichiarato Margherita Di Giglio Magistrato di Sorveglianza presso il Tribunale dei Minorenni di Napoli e sulla stessa analisi si è soffermata Patrizia Imperato Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno. Carmela Rescigno Presidente della Commissione Regionale Speciale Anticamorra e Beni confiscati ha sottolineato “quanto lo Stato e le Associazioni in perfetta sinergia sono riusciti a realizzare, quando si cammina insieme nel solco della legalità i risultati si vedono”.

Maria Claudia Iannone rappresentante legale della cooperativa sociale Autonomy Onlus ha proceduto con la spiegazione dei progetti educativi che sono già iniziati nella Comunità “Noi lavoriamo sull’acquisizione delle responsabilità, lavoriamo sui ragazzi, non sul reato”.

A seguire la firma del Protocollo d’intesa tra Agrorinasce e il Centro di Giustizia Minorile della Regione Campania.

Le conclusioni sono state affidate all’on. Andrea Ostellari Sottosegretario al Ministero della Giustizia “Prima della politica vengono gli uomini e le donne del territorio, di chi si è speso in prima linea. Un grazie alle associazioni, agli enti locali che quando sono presenti si vede. In questi territori, noi rappresentanti dello stato dobbiamo esserci con il nostro aiuto. Agrorinasce rappresenta ormai non solo il territorio, ma la regione, anzi veicola un messaggio a tutto il Paese, ovvero che qui si può rinascere, in un territorio che ha risentito della presenza del clan dei casalesi”. Il Sottosegretario ha poi ricordato il Ministro Roberto Maronigrazie a uomini come lui noi oggi possiamo non mollare e ricostruire il futuro, proiettarci nel futuro. Ragazzi che hanno sbagliato ma che se oggi sono qui possono ricominciare. Un messaggio che deve arrivare a tutte le forme di criminalità, più o meno organizzate: non faremo un passo indietro! Dobbiamo dare ai più giovani un futuro, fatto anche di cose semplici, che sia un’alternativa di rinascita. Dobbiamo ragionare, con le istituzioni locali, anche in termini di prevenzione, di creazione di spazi dove si fa cultura e all’insegna della legalità, al rispetto delle regole”.

 

Scritto da Monit Agrorinasce