Santa Maria La Fossa (CE) – La Community of Practice on Migrant Integration ha visitato la Regione Campania per un progetto di studio tenutosi il 21 e 22 maggio 2025 sul tema "Percorsi del mercato del lavoro: uso sinergico di ESF+ e AMIF per contrastare lo sfruttamento lavorativo e l'integrazione dei migranti vulnerabili", con un focus particolare sulle best practice implementate sul territorio, tra cui l'esperienza di Agrorinasce.
L'evento, organizzato dalla CoP MI con il supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale per le Politiche Migratorie e l'Inclusione Sociale e Lavorativa dei Migranti, ha riunito un pubblico qualificato composto da autorità di gestione, organismi intermedi, organizzazioni attuatrici e altri stakeholder chiave. La Comunità di Pratica (CoP) dell'ESF+ sull'Integrazione dei Migranti mira a migliorare la capacità degli Stati membri di progettare, gestire e attuare in modo efficiente i programmi dell'ESF+ per promuovere l'innovazione sociale in tutta Europa. Obiettivo della visita è quello di mostrare come i finanziamenti dell'Unione Europea possano essere impiegati efficacemente per promuovere l'integrazione dei migranti nel mercato del lavoro. L’iniziativa si inserisce nel quadro del progetto multi-fondo Su.Pr.Eme: il programma Su.Pr.Eme.2 è un piano quinquennale straordinario e integrato di interventi per il contrasto e il superamento delle forme di grave sfruttamento lavorativo, caporalato e situazioni di grave marginalità e vulnerabilità vissute dalle persone straniere presenti nelle cinque regioni del Sud Italia (Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata e Campania).
La visita di studio ha previsto varie tappe significative, tra cui Agrorinasce - Agenzia per l’Innovazione, lo Sviluppo e la Sicurezza del territorio che rappresenta un vero e proprio fiore all'occhiello per la sua capacità di trasformare beni confiscati alla criminalità organizzata in opportunità di inclusione sociale e lavorativa.
Agrorinasce ha dimostrato come sia possibile creare percorsi virtuosi di integrazione, contrastando attivamente lo sfruttamento lavorativo e creare opportunità di lavoro e sviluppo economico nel segno della legalità. “Siete su beni confiscati alla camorra, che con Agrorinasce e la Regione Campania abbiamo recuperato e restituito ai cittadini" così Mario Morcone Assessore alla Sicurezza, Legalità e Immigrazione rivolgendosi ai partecipanti riuniti nella sala del Centro di Educazione e Documentazione Ambientale “Pio La Torre” di Santa Maria La Fossa, bene confiscato di cui Giovanni Allucci Amministratore Delegato Agrorinasce ha spiegato la storia, oltre che illustrare il lavoro che fa Agrorinasce per rendere i beni confiscati utilizzabili, soffermandosi sul caso della Balzana, bene confiscato alla camorra più grande d'Italia e amministrato da Agrorinasce.
"Sono onorata di aver assunto l'incarico di Presidente di Agrorinasce, lo vedo come un completamento dell'incarico da magistrato che ho svolto fino a poco tempo fa –Maria Antonietta Troncone neo eletta Presidente di Agrorinasce ed ex magistrato - Ho avuto modo di osservare lo sfruttamento dei migranti nel fenomeno del c.d. caporalato ed è un'attività che è stata posta all'attenzione della magistratura varie volte, proprio perché è un fenomeno molto diffuso in questo territorio. In questo senso i beni confiscati possono essere un'occasione di contrasto di questi fenomeni di sopruso e sfruttamento. Le attività di Agrorinasce consentono una crescita della cittadinanza, non solo di repressione ma di prevenzione, che migliorano il tessuto sociale".
La visita è proseguita presso la serra gestita dalla cooperativa Terra Felix nel progetto “Cardoncello circolare” illustrato dal Presidente Francesco Pascale. “Nella giornata di oggi abbiamo visitato il progetto Agrorinasce, grazie alla Regione Campania che ha ospitato questa comunità di pratiche e ha illustrato ai componenti della delegazione l’importanza dei beni confiscati alle mafie e del loro riutilizzo - Clara Piras, funzionario del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali – Direzione generale per le politiche migratorie e per l’inserimento sociale e lavorativo dei migranti - L’impatto è abbastanza forte, spesso sono realtà che sentiamo raccontare, ma essere qui e vedere concretamente quello che è stato fatto è sicuramente interessante. Potrebbe essere interessante anche valutare sinergie con i progetti che noi portiamo avanti”.
La cena è stata preparata dalla cooperativa sociale “Apeiron”, impegnata nell’inserimento, integrazione e inclusione lavorativa dei migranti in varie regioni d’Italia.
L'esperienza di Agrorinasce e le altre buone pratiche presentate dimostrano che, con l'impegno e l'uso efficiente delle risorse, è possibile costruire percorsi efficaci di sviluppo territoriale e di diffusione della cultura della legalità.