Aggiornato il 6 ottobre 2025 alle 10:48
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Un portale per il monitoraggio territoriale sui beni confiscati alla criminalità organizzata
L'Eredità di Spartacus: la Summer School Ucsi racconta il processo nell'Aula Bunker
1 ottobre 2025

La Summer School UCSI 2025 ha inaugurato i suoi lavori in un luogo di profondo significato storico e civile: l'aula bunker di Santa Maria Capua Vetere, all'interno del carcere "F. Uccella". La prima giornata, tenutasi venerdì 26 settembre 2025, ha messo al centro del dibattito il Processo Spartacus a vent'anni dalla sentenza, analizzando l'impatto giudiziario, sociale e giornalistico di una delle più importanti inchieste contro il Clan dei Casalesi.

La prima sessione è stata dedicata all'analisi dell'inchiesta che ha portato alla maxi-sentenza. I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali di Gabriella Maria Casella, Presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha sottolineato il ruolo fondamentale della giustizia territoriale in processi di tale portata, Ottavio Lucarelli, Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, che ha evidenziato la responsabilità della stampa nel raccontare la criminalità organizzata, Maria Antonietta Troncone Presidente Agrorinasce e Giovanni Allucci Amministratore Delegato Agrorinasce, che hanno portato l'esempio virtuoso del recupero e della valorizzazione dei beni confiscati, un'eredità concreta della lotta alla camorra. Vincenzo Varagona Presidente Nazionale UCSI e Luigi Ferraiuolo Direttore Summer School UCSI, hanno introdotto il valore formativo dell'iniziativa, unendo giornalismo, etica e legalità.

Un momento di grande rilievo è stato l'intervento di Federico Cafiero De Raho, già Procuratore Nazionale Antimafia e Vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia, che ha ripercorso le tappe cruciali dell'inchiesta, sottolineando la complessità delle indagini e la tenacia delle istituzioni nel fronteggiare un sistema criminale radicato.

La seconda parte della sessione ha focalizzato l'attenzione sulla sentenza stessa e sul suo impatto. A discuterne: Raffaello Magi, Magistrato della Corte di Cassazione e giudice estensore della sentenza Spartacus, il quale ha evidenziato la mole di prove e la complessità giuridica che ha portato alla storica sentenza.

Un processo che ha avuto la durata complessiva di circa 12 anni, dal 1998 alla Cassazione nel 2010, la sentenza di primo grado fu pronunciata il 15 settembre 2005 (depositata nel giugno 2006), con 31 imputati principali iniziali, oltre 115 coinvolti nel procedimento, 508 testimoni escussi (di cui 25 collaboratori di giustizia), 49 udienze principali per l’interrogatorio di Carmine Schiavone, 50 per la requisitoria del p.m., 108 per le arringhe difensive, 95 condanne in primo grado (di cui 21 ergastoli), 21 assoluzioni, tanti boss condannati all’ergastolo tra cui Francesco Schiavone “Sandokan”, Francesco Bidognetti “Cicciotto e Mezzanotte”, Antonio Iovine, Michele Zagaria, Walter Schiavone, Mario Caterino.

Il Presidente del Collegio della sentenza Spartacus Catello Marano ha condiviso le sfide e le responsabilità nell'emettere un verdetto così cruciale per la storia della giustizia italiana; Raffaele Sardo de La Repubblica, giornalista che ha seguito da vicino le vicende del processo, offrendo il punto di vista di chi ha raccontato la verità giudiziaria al pubblico.

La chiusura della giornata ha analizzato il contesto storico e la situazione attuale della camorra in Terra di Lavoro con il giornalista Fabrizio Feo.

Un capitolo fondamentale è stato dedicato alla parte investigativa con la testimonianza diretta di chi è stato in prima linea: Giuseppe Iatomasi, già Ufficiale dei Carabinieri e Responsabile delle indagini sul Processo Spartacus, ha svelato i retroscena operativi e la metodologia d'indagine. Il giornalista Antonello Velardi ha infine arricchito il dibattito con le sue osservazioni sul rapporto tra indagini, cronaca e l'evoluzione della società campana.

Presente anche una delegazione di studenti universitari di giurisprudenza dell'Università degli Studi della Campania "L. Vanvitelli" accompagnati dalla Prof.ssa Teresa Alesci, consigliera del CdA di Agrorinasce; gli studenti del Liceo Scientifico "E.Segrè" di San Cipriano d'Aversa accompagnati dalla prof.ssa S. Ferraiuolo, dalla prof.ssa I. Riccardi e dalla prof.ssa A. Noviello; gli studenti dell'Istituto Tecnico Statale "Guido Carli" di Casal di Principe accompaganti dalla prof.ssa Maria D'Angelo, dalla prof.ssa Elisabetta Diana e dalla prof.ssa Angela Bocchino

La prima giornata della Summer School UCSI 2025 è stato un fondamentale momento di formazione civica e professionale per i giornalisti, che hanno potuto confrontarsi con i protagonisti di una battaglia per la legalità che ha segnato un'epoca.

Scritto da Monit Agrorinasce