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Un portale per il monitoraggio territoriale sui beni confiscati alla criminalità organizzata
L’Istituto Comprensivo di Guercino di Frosinone visita i beni confiscati valorizzati da Agrorinasce
2 giugno 2023

Santa Maria La Fossa (CE) - Una giornata di scoperta e di studio tramite la visita ai beni confiscati, rivalorizzati da Agrorinasce e gestiti dalle Cooperative.

Gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Guercino (FR) (classi V elementare e I media) con entusiasmo e curiosità hanno seguito una lezione itinerante, al di fuori delle mura scolastiche, protagonisti di un progetto di sana convivenza civile volto ad innestare un circolo virtuoso tra nuove generazioni, ambiente e società futura.

La giornata di visita-studio sui beni confiscati rientra nell’ambito di un progetto formativo sull’educazione alimentare e la cultura della legalità, promosso dalla Fondazione Osservatorio Agromafie della Coldiretti e da Agrorinasce, con l’obiettivo di avviare un processo di acquisizione di conoscenze e maturazione di consapevolezze da parte dei più giovani, su temi fondamentali come la legalità e la sostenibilità alimentare, per formare i cittadini di domani. Il percorso ha visto protagonisti diversi beni che sono stati oggetto di interventi da parte di Agrorinasce:

  •  Prima tappa dell’itinerario è stata la visita al ‘Centro di Educazione e Documentazione Ambientale Pio La Torre’ e all’ Impianto Biogas, siti in Santa Maria la Fossa località Ferrandelle: beni confiscati a Francesco Schiavone, detto Sandokan, che rappresentano uno dei più importanti investimenti pubblici e privati realizzati su un bene confiscato alle mafie in Italia. Ad accogliere gli studenti Giovanni Allucci Amministratore Delegato Agrorinasce, il quale ha in primis spiegato chi era Pio La Torre, al quale il CEDA è intitolato, ha poi illustrato le attività di Agrorinasce “attività che servono alla comunità, alla salvaguardia del territorio da un punto di vista sociale e ambientale”. Quello visitato dai ragazzi è frutto di un progetto complesso realizzato da Agrorinasce su di un’area agricola di 13 ettari, costituito da tre strutture (CEDA Pio La Torre, l’isola ecologica, l’impianto di produzione di energia da fonte rinnovabile di biogas) e un’area agricola destinata alla coltivazione di ‘no food’. La visita è proseguita all’interno dell’impianto di biogas per il trattamento dei reflui zootecnici, dove il responsabile dell’impianto del concessionario Power rinasce Antonio Caterino ne ha illustrato il funzionamento e i benefici per la collettività
  •   Alle ore 11:30 gli studenti si sono spostati, accompagnati dagli insegnanti, a Casal di Principe per l’incontro con la Cioccolateria sociale “Dulcis in Fundo”, gestita dalla cooperativa sociale “Davar Onlus”, bene confiscato a Maurizio Russo, dove hanno acquistato e degustato prodotti artigianali di puro cioccolato. Ad accoglierli Tina Borzacchiello Resp. Cooperativa Sociale Davar, la quale partendo dal significato del termine “cooperativa” ha raccontato il progetto in questione: molto più di una semplice produzione artigianale di cioccolato. Davar è una cooperativa sociale che ha scelto di investire su soggetti di cui spesso nessuno parla, nessuno ne intravede le potenzialità, il talento, la creatività. Davar ha realizzato il progetto “Dulcis in fundo”, volto all’inserimento lavorativo di soggetti con grave disabilità fisica e pazienti psichiatrici, che ogni giorno si impegnano per fabbricare cioccolato artigianale di ottima qualità. Casal di Principe, via de Gasperi, angolo via Giulio Cesare: qui è la loro casa, più che sede lavorativa, nella “Casa delle Associazioni”, una villa confiscata, uno dei luoghi dell’illegalità e del sopruso che negli anni, grazie alla rivalorizzazione e all’assegnazione di Agrorinasce, ha avuto il suo riscatto ospitando il suddetto laboratorio di cioccolateria al pianoterra visitato dai ragazzi. Molto apprezzata è stata la testimonianza di Concettina, ragazza che lavora nella Cooperativa ed esempio di come “Davar” aiuta a non farsi annientare da un disturbo psichico, anzi di come trovare la forza per lavorare normalmente, anche in situazioni di stress, e riprendere in mano la propria vita focalizzandosi non su “ciò che non funziona” ma puntando su “ciò che funziona”.
  • Alle ore 13:00 è seguito il pranzo presso un altro bene confiscato alla criminalità organizzata, ovvero il ristorante “NCO”, gestito dalla cooperativa sociale “Agropoli Onlus”, sito in Casal di Principe. Ad accogliere gli studenti Pasquale Corvino e Tonino De Rosa, nella villa confiscata a Mario Caterino, su cui Agrorinasce ha provveduto alla progettazione del recupero a fini sociali, denominandola “Centro Don Milani: Centro di avviamento al lavoro per persone svantaggiate” in collaborazione con il Ministero Grazia e Giustizia - Dipartimento affari Penitenziari (DAP) - e Ministero Grazia e Giustizia- Centro di Giustizia Minorile Campania e Molise. In particolare, nell’immobile confiscato sono stati attivati una pizzeria-ristorante e attività di sostegno alle imprese sociali, dove soggetti rientranti nel circuito penale apprendono un mestiere.
Scritto da Monit Agrorinasce