Dopo la chiusura forzata della pandemia, riparte la Summer School Ucsi 2022, stavolta per aprire le porte della Reggia di Carditello, luogo che il 14 e 15 ottobre si animerà con i dibattiti e approfondimenti della scuola di giornalismo investigativo, che quest’anno compie otto anni.
Al via le iscrizioni: per iscriversi è sufficiente inoltrare la richiesta e il curriculum all’indirizzo e-mail: summerschoolucsi@gmail.com. Le richieste dovranno arrivare entro il 10 ottobre prossimo per gli studenti residenziali. La scuola, come nello spirito dell’Ucsi, è gratuita, nonostante la sua altissima professionalità.
La Summer School è promossa dall’Ucsi Caserta (Unione cattolica stampa italiana), d’intesa con la presidenza regionale e nazionale; con la partnership dell’Ordine dei Giornalisti della Campania e il forte sostegno dell’Agenzia pubblica per la legalità Agrorinasce, che da anni si occupa di rivalorizzare i beni confiscati.
Agrorinasce, tra gli altri beni, è anche affidataria del più grande bene confiscato alla camorra “La Balzana”, altrettanto imponente è il progetto di recupero in itinere, la trasformazione in “Parco Agroalimentare dei prodotti tipici della Campania”, con notevole impatto sull’economia locale: del futuro e della nuova vita dei beni confiscati si discuterà durante la Summer School Ucsi. E non solo.
“Memoria| Futuro” sarà il filo conduttore della due giorni: si guarda meglio lontano, si concretizza meglio il futuro prossimo se non si prescinde da un’analisi attenta del passato. I temi trattati saranno la mafia, n’drangheta e camorra; la rivalorizzazione dei beni confiscati alla camorra e il loro riutilizzo, aprendo spazi per nuove idee; la cyberwar; il disastro della Moby Prince; l’efferato assassinio del carabiniere Salvatore Nuvoletta, eroe civile, i cui fratelli erano i militi di fiducia di Carlo Alberto Dalla Chiesa; e tanti altri approfondimenti.
Questo intreccio tra passato e futuro si terrà in un luogo simbolo, ovvero nella rinata Reggia di Carditello, una volta ricettacolo di rifiuti e luogo dell’abbandono, tra Casal di Principe e San Tammaro, poco distante dalla sede di Agrorinasce, il “Centro di Educazione e Documentazione Ambientale Pio La Torre” a Santa Maria La Fossa in località “Ferrandelle”.
Tra gli ospiti ci saranno: il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Giovanni Melillo; il presidente nazionale Ucsi Vincenzo Varagona; Salvo Palazzolo, prima firma sulla Mafia de «La Repubblica»; il Laboratorio nazionale di cyber sicurezza e molti altri. Oltre i poteri criminali, oltre l’indifferenza, oltre il malaffare. Verso l’approfondimento delle dinamiche sociali, verso l’analisi, verso la ricostruzione. Il giornalismo d’inchiesta, quello vero.
La due giorni è patrocinata dal Sindacato regionale dei giornalisti, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, dalla Fnsi, la Federazione nazionale della Stampa; l’Ordine dei Giornalisti della Campania; l'Assostampa Caserta; la diocesi di Aversa; la Fisc, la Federazione italiana settimanali cattolici; l’Ucsi Campana; l’Università Luigi Vanvitelli. La Summer School è anche accreditata per la formazione giornalistica sulla piattaforma dell’Ordine per ognuno dei suoi seminari.
Come avvenuto nelle precedenti edizioni, sono previste 10 borse di studio per l’ospitalità, riservate a giovani giornalisti, precari o disoccupati. Per ottenerle bisogna inviare una richiesta motivata all’indirizzo della Scuola: summerschoolucsi@gmail.com.
«Con la Summer School andiamo direttamente in periferia, come ha suggerito spesso Papa Francesco – spiega il direttore della Summer School, Luigi Ferraiuolo – Nel territorio di Casal di Principe nell’ultimo decennio, abbiamo compreso l’importanza del giornalismo nella lotta alla criminalità organizzata e anche per la rinascita di una comunità, invitando i colleghi a venire addirittura sul luogo del delitto. Soprattutto ora, dopo i due anni di pandemia in cui tutto è stato fermo. Non a caso la scuola di giornalismo investigativo era stata fissata come sempre a settembre, ma prima per la pandemia ci eravamo spostati a fine mese, poi l’arrivo delle elezioni, ci ha costretto a scegliere ottobre. Ma comunque ci siamo».
«In un tale contesto – aggiunge Giovanni Allucci, amministratore di Agrorinasce – abbiamo pensato che fosse importante offrire ai giornalisti un momento stabile di confronto e discussione con gli stessi investigatori e i magistrati. Ripartire è una grande gioia ma anche una grande scommessa».